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    Il 30 marzo, dopo circa un mese di dura e estenuante attesa, è stato rilasciato sul sito ufficiale il primo trailer di Grand Theft Auto 4, con tanto di countdown e di veri e propri “ritrovi” nei vari forum internazionali, aspettando con ansia lo scoccare della nostra mezzanotte. Molte erano le speranze e i desideri riposti in questo video, che avrebbe dovuto rispondere ad altrettante domande: dove sarà ambientato il gioco? chi sarà il personaggio principale? quali saranno le novità a livello di gameplay? Ad essere onesti, nessuna risposta “ufficiale” è arrivata tramite questo trailer, ed infatti è doveroso premettere che tutto ciò che leggerete in questo speciale è frutto solo di ipotesi e supposizioni nati vedendo il filmato in questione e che nulla è stato confermato da Rockstar Games o chi per loro.


    La prima cosa che capirete, una volta lanciato il video, è che molto probabilmente questa volta ci ritroveremo a giocare al criminale in una vera e propria metropoli: palazzi e grattacieli altissimi, strutture maestose, ponti lunghi e imponenti, sono forse solo una piccola parte della città in cui saremo catapultati, visti i 50 secondi contati di filmato. Il posto in questione, a primo impatto, sembra davvero la città più grande degli Stati Uniti. Ebbene sì, stiamo parlando di New York, e numerosi sono gli indizi che sorgono a galla a conferma di questa ipotesi: la Statua della Libertà, il ponte di Brooklyn, il Chrysler Building, e così via. Anche una piccola zona “ghettizzata”, tipica del Bronx. E come se non bastasse, anche il sindaco della Grande Mela è tornato a rincarare la dose scagliandosi contro GTA, commentando che è un “controsenso” ambientare un gioco del genere nella città più sicura d’America. Un puro caso? Noi crediamo di no.


    Nonostante tutto, è chiaro come ancora una volta giocheremo in una delle città fittizie a cui Rockstar Games ci ha sempre abituati sin dal primo e storico capitolo. Infatti, nonostante i numerosi richiami a New York, teoricamente ci muoveremo in una nuova Liberty City, comunque radicalmente diversa da i precedenti GTAIII e GTA Liberty City Stories. Facile arrivare a questa conclusione, visto che nel filmati si notano diversi riferimenti a ciò: il cartello “Welcome to Liberty City”, la sigla LCPD (acronimo di Liberty City Police Department) su uno sportello di una macchina della polizia, diverse insegne tra cui quella del Liberty Tree (il giornale della città), del Liberty Ferry Terminal (un porto di traghetti e barche un po’ malandato), del Liberteen, una nave con scritto il nome della città, e altro ancora. Difficile come tutte queste siano solo coincidenze, quindi è chiaro come il sole, come questo GTA sia ambientato in una Liberty City formato New York.
    Come ogni Grand Theft Auto che si rispetti, anche in quest’ultima fatica sembra che non manchi l’ironia e il sarcasmo che solo i ragazzacci della Rockstar sanno integrare nelle loro opere. Anche in pochi secondi di filmato è facile notare alcune delle loro tipiche chicche, come un manifesto di un film al cinema intitolato “I slept with your mom” (dormo con tua madre), o il palazzo GetaLife Building che richiama MetLife Building dove possiamo notare anche un classico gioco di parole (Get a Life, che tradotto significa “fatti una vita”… un invito a tutti coloro che hanno aspettato per ore su internet il tanto atteso trailer?), senza dimenticare di tutti i marchi visti nei precedenti capitoli della saga, come la bibita Sprunk e i vari fast food come BurgherShot e Clukin Bell (come dimenticarsi dei commessi mascherati da pollo o da hamburger?).


    Una volta appurato questo, la domanda fatidica è: sarà l’unica città esplorabile, o anche qui ci ritroveremo a vagare in uno stato come il precedente San Andreas? Questo non è ancora possibile saperlo, ma è bene segnalare un cartello ben visibile nel video, ovvero “Visit Vice City – 300$”. Semplice cartello decorativo, o c’è qualcosa di più? Tutto è ancora da vedere.
    Passiamo a parlare del protagonista del gioco, che ha suscitato tanto clamore e tante polemiche. Questa volta però non dalla stampa internazionale, ma dai videogiocatori dei vari forum. Nel filmato possiamo notare come in GTAIV giocheremo presumibilmente nei panni di un malavitoso straniero, arrivato in America cercando di cambiare vita. A questa deduzione è possibile arrivarci attraverso la traduzione del suo discorso: “La vita è complicata. Ho ucciso persone, contrabbandato persone, venduto persone. Forse qui, le cose cambieranno”. Sentendo il suo accento russo, è facile intuire come il protagonista del gioco sarà originario di quel paese, scelta però decisamente non approvata da una parte dei fan della saga che forse sente la mancanza della freddezza di Claude Speed (GTAIII), dell’imperiosità di Tommy Vercetti (GTAVC) o della potenza di Carl Johnson (GTASA).


    Nonostante i soli 50 secondi di video, è possibile notare tantissime cose, alcune anche piccolezze ma che fanno comunque intuire tante cose. Innanzitutto, uno sguardo ai personaggi non giocanti. Chi ha memoria dei precedenti GTA, si ricorderà senza dubbio come questi avevano la scarsa attenzione degli sviluppatori. Anche in questo nuovo capitolo, sembra che la storia non sia cambiata. Nonostante stiamo parlando di un filmato uscito 7 mesi prima della data ufficiale di uscita del gioco, non possiamo non notare lo scarso dettaglio dei (pochi) modelli dei cittadini che vagheranno per le strade della città, talvolta colpiti anche da grossolane deformazioni. Tralasciando questo discorso, è possibile supporre come questa volta i cittadini sembreranno essere più vivi e meno passivi. Due terzi dei personaggi del trailer, infatti, hanno tra le mani una busta della spesa, un libro, un cellulare, un portafoglio, eccetera. Possiamo vederli mentre telefonano, fumano, o leggono un libro mentre passeggiano. Che si possa azzardare che, finalmente, i cittadini si muoveranno tra i vicoli della città con una vera meta e non senza scopo?
    Analizzando i veicoli notiamo che sembrano essere più dettagliati in ogni loro parte. Si può intravedere come anche i cerchioni siano (finalmente) in tre dimensioni. Le automobili mostrateci sono poche: due tipi di taxi, una spider, una bmw, una macchina della polizia, un furgone, un auto simile al “bobcat” dei precedenti episodi, e così via. Il tutto condito da un traffico che rasenta quasi lo zero, soprattutto per una città che dovrebbe ispirarsi a New York. Un altro mezzo di trasporto chiaramente visibile è il treno (apparentemente di una metropolitana), che non sappiamo se sarà possibile guidarlo o meno. Possiamo invece notare un manifesto che sembra pubblicizzare delle linee di volo: che questo indichi la presenza di un aeroporto e, di conseguenza, la possibilità di usare nuovamente elicotteri e aerei?
    Concrete possibilità ci sono anche per quanto riguarda la possibilità di cambiare look al nostro alter ego, visto la presenza di un cartello che pubblicizza un negozio di abiti. Per le strade, invece, si può notare come si sia stata finalmente abbandonata l’idea del creare “immondizia” da delle semplici pagine di giornale o dalle foglie in due dimensioni messe qua e la, visto che questa volta vedremo ai lati delle strade oggetti in 3D che danno veramente l’idea di sporcizia.


    In ogni caso, le novità più succose partono da ben altro: l’introduzione di un motore fisico e di illuminazione. A favore della prima ipotesi, c’è una scena dove una macchina risponde fedelmente al suo passaggio su una strada malconcia, senza fare strane traiettorie o (nel peggiore dei casi) come se nulla fosse. Chiara invece l’introduzione di un nuovo sistema di illuminazione dinamico, che cambierà le luci e le ombre in tempo reale, in base al tempo e in base all’ora della giornata.
    Tirando le somme e guardando il trailer, Grand Theft Auto sembra aver cambiato strada, soprattutto nell’atmosfera. Luoghi sempre più reali, un personaggio molto differente rispetto ai precedenti episodi e con un passato apparentemente ricco di sofferenza e con tanta voglia di cambiare. In più segnaliamo la musica di sottofondo, che da al filmato (e al gioco) un’aria molto più seria e meno “allegra”. Cosa ancora più rimarcata se si fa un confronto con i primi trailers dei precedenti capitoli della saga. Ma allora, c’è davvero voglia di attuare un cambiamento in casa Rockstar? Sicuramente la frase “Things will be different” (le cose saranno diverse) che compare nel video ed è stata inviata agli iscritti alla newsletter di Take 2 per ricordare l’imminente arrivo del video, lascia presupporre la volontà di dare una svolta. Vedremo nei prossimi mesi quali sorprese ci rivelerà quest’attesissimo gioco.




    Edited by _Scarface - 22/3/2008, 11:08
     
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  2. R4zEn97
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    Grande BRO
     
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1 replies since 27/6/2007, 19:30   110 views
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